EUGENIO DE’ GIORGI

EUGENIO DE’ GIORGI

VENEZIA 1516 affittasi monolocale zona ghetto

Spettacolo ironico. Giocoso, definito il “Mistero Buffo” degli ebrei veneziani.

di e con Eugenio de’Giorgi
regia di Massimo Navone
scene di Emanuele Luzzati e Roberto Rebaudengo

All’interno di una pittoresca Venezia del Cinquecento nata dalla fantasia di Emanuele Luzzati, fra giochi verbali e metamorfosi improvvise, Eugenio de’ Giorgi, nel ruolo di affabulatore-cantastorie, accompagna gli spettatori alla scoperta delle avventure ora tristi, ora comiche, ora grottesche di alcuni personaggi legati alla storia del Ghetto di Venezia: dal frate domenicano Tommaso Torquemada, responsabile della cacciata degli ebrei dalla Spagna, al marrano Giuseppe Francoso, che a causa della sua vita indigente e precaria si fece battezzare quattro volte, da Leone da Modena, il più famoso e discusso rabbino veneziano, alla poetessa Sara Copio Sullam, detta “la bella ebrea”, al profeta Nathan di Gaza, che a Venezia si spacciò per il falso Messia Shabbataizvi.
In una giullarata divertente e provocatoria vengono così rappresentati, con l’ironia dei comici dell’arte, senza dimenticare i toni e i colori dello humour yiddish, due temi di grande rilievo storico e sociale: la segregazione e la persecuzione degli ebrei.
Attraverso il gioco del teatro, la lezione di un passato raccontato anche nei suoi aspetti quotidiani diventa motivo di riflessione per il presente e per il futuro.
Lo spettacolo ha debuttato nella Stagione teatrale 2006/2007 a Venezia, Milano, Roma e Londra.





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